Il soccorso alpino trae certamente origine dall’innato spirito di
solidarietà delle genti di montagna, ma si sviluppa in modo organizzato soltanto in tempi moderni con la
crescita della frequentazione della montagna a scopo turistico, sportivo o ricreativo. L’attuale struttura del
CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) nasce il 12 dicembre 1954
grazie ad un ristretto gruppo di persone, che con tenacia e passione hanno voluto rendere organico e organizzato il
lavoro di soccorso effettuato già da tempo dagli abitanti delle località montane, dalle
guide alpine e dagli alpinisti del Club Alpino.
Vanno ricordati, fra gli altri, il trentino dott. Scipio Scenico e la lungimiranza del Presidente Generale del CAI
Bartolomeo Figari.
La storia del CNSAS ha radici lontane. Ecco le tappe principali:
Nasce il Club Alpino Italiano, che, tra i suoi compiti istituzionali, prevede anche il soccorso in montagna.
Il CAI-UGET (Unione Giovani Escursionisti Torinesi) istituisce il “Comitato di soccorso per le disgrazie alpine”. Qualche tempo più tardi la Società Alpina delle Giulie forma la “Società di soccorso triestina” e a Lecco nascono i “Militi volontari” prima squadra di soccorso alpino del Cai di Lecco.
Il CAI approva il “Regolamento per l’assistenza sanitaria in Montagna” con le prime Stazioni di Soccorso.
Il CAI istituisce il “Contributo di Soccorso Alpino” in tutti i rifugi per l’acquisto di attrezzature sanitarie.
Numerose Sezioni del CAI organizzano le “Stazioni di base” presso i centri abitati con sede di ufficio postale il cui personale è composto ai sensi del predetto Regolamento da “Guide, portatori del CAI e gli abitanti del luogo pratici della montagna, volontari, alpinisti e medici”, ovvero in nuce vengono istituite le prime Stazioni di soccorso alpino.
Numerose Sezioni CAI organizzano squadre di soccorso alpino e la SAT crea un vero Corpo di Soccorso Alpino.
Il Consiglio Centrale del CAI, il 4 settembre, a Bognasco (VB), delibera di finanziare la costituzione di 26 Stazioni di Soccorso Alpino. Il 12 dicembre 1954, a Clusone (BG), trasforma la Commissione soccorsi Alpini in una Direzione del CSA (Corpo di Soccorso Alpino) che raccoglie in un’unica organizzazione tutte le strutture esistenti. Viene nominato Direttore Scipio Stenico. Vengono istituite le prime Delegazioni, là dove il soccorso alpino aveva assunto forme più organizzate, ed in particolare quelle di Tarvisio (UD), Belluno, Trento, Edolo (BS), Bergamo, Sondrio, Borgosesia (VC), Aosta e Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola).
Il Parlamento approva la Legge n. 91/63 – Riordinamento del Club Alpino Italiano con la quale lo stesso CAI “assume adeguate iniziative tecniche per la prevenzione degli infortuni nell’esercizio dell’alpinismo e per il soccorso degli alpinisti ed escursionisti infortunati o pericolanti per qualsiasi causa, nonché per il recupero delle salme dei caduti”.
Il nuovo Regolamento cambia il nome del CSA in CNSA (Corpo Nazionale di Soccorso Alpino).
Il Soccorso Speleologico entra a far parte del CNSA diventandone la sezione speleologica.
Il CNSA viene insignito della medaglia d’oro al valor civile.
Il Parlamento approva la Legge n. 776/85 – Nuove disposizioni sul Club Alpino Italiano, con la quale al CNSA vengo attribuite nuove competenze.
Il Soccorso Speleologico da sezione di Soccorso Alpino diventa parte integrante della struttura dando vita al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).
Il Parlamento approva la Legge n. 162/92 – Provvedimenti per i volontari del CNSAS e per l’agevolazione delle relative operazioni di soccorso.
La Legge 225/21992 individua il CNSAS fra le Strutture Operative Nazionali del Servizio Nazionale della Protezione Civile.
Il Parlamento approva la Legge n. 74/01 – Disposizioni per favorire l’attività svolta dal CNSAS, che, oltre a riconosce al CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) la funzione di Servizio di Pubblica Utilità (nda: il CNSAS effettua un pubblico servizio a tutti gli effetti di legge), in applicazione al principio di sussidiarietà.
Il Parlamento approva la Legge n. 289/02 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, che dispone, acclarandolo, che “Il soccorso in montagna, in grotta, in ambienti ostili e impervi, è, di norma, attribuito al CNSAS del CAl ed al Bergrettungs – Dienst (BRD) dell’Alpenverein Sudtirol (AVS). Al CNSAS ed al BRD spetta il coordinamento dei soccorsi in caso di presenza di altri enti o organizzazioni, con esclusione delle grandi emergenze o calamità”.
Il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) effettua importanti rivisitazioni statutarie e regolamentari. Vengono riorganizzate e disciplinate le Scuole di cui alla Legge n. 74/01.
Il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) viene insignito della seconda Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) diventa Stazione Nazionale del CAI anche in applicazione del D.Lgs n. 419/99.
Da cnsas.it