A funghi, ma con grande prudenza! I consigli del Soccorso Alpino calabrese

CNSAS Calabria - Raccomandazioni ai fungaioli

A funghi, ma con grande prudenza! I consigli del Soccorso Alpino calabrese

Parlare di funghi, in Calabria e non solo, significa parlare di bosco spesso di montagna e quindi di terreno difficoltoso; alcuni boschi assumono poi i requisiti propri dell'ambiente ostile.
Un bosco impervio può sottoporre il cercatore a notevoli ostacoli di marcia considerando che, di regola, vengono abbandonati i sentieri più comodi per addentrarsi verso zone meno battute e più propizie alla raccolta.
Il SOCCORSO ALPINO (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, risorsa tecnica del Sistema Sanitario di Urgenza ed Emergenza 112) registra ogni anno, sull'intero territorio nazionale, diverse centinaia d'interventi a favore di fungaioli in difficoltà; qualche decina risultano le vittime.
E questo anche in Calabria.

Spesso gli interventi di ricerca e soccorso si dimostrano particolarmente difficili a partire dall'individuazione precisa della zona dove la persona è dispersa. La scivolata va considerata come il pericolo maggiore; non di rado vengono soccorse persone colte da malore, presumibilmente generato da eccessivo affaticamento.
I consigli che si possono dare sono pochi, a volte apparentemente banali ma comunque importanti.
Va evitato l'uso di stivali di gomma, anche su terreni ritenuti poco impegnativi, a favore di un buon paio di scarponi da montagna.

Frequentemente i cercatori di funghi si muovono da soli per mantenere segreti i luoghi di raccolta; va ricordato però che, in mancanza di compagni, un piccolo incidente può determinare situazioni difficili da controllare; ad esempio, una banale frattura può irreparabilmente obbligare all'immobilità e alla conseguente impossibilità di chiamare soccorso.
Utile può essere il cellulare anche se in zone montane e boscose sono ancora frequenti le aree "in ombra" senza campo. Buona regola da non trascurare consiste nel comunicare a familiari o conoscenti il luogo e il percorso che s'intende seguire, non variarlo, e avvisare dell'avvenuto rientro.
Solo così, in caso di mancato rientro dovuto a infortunio o altro, ci sarà qualcuno che potrà dare l'allarme, attraverso il numero unico 112, per attivare la ricerca del disperso. Altra buona regola è l'ascolto attento del bollettino meteo, per evitare di dover fare i conti col maltempo, temporali soprattutto.

E se mai ci si smarrisse? Si può perdere il sentiero ma non bisogna mai perdere la testa facendosi prendere dal panico.
In caso di necessità un piccolo zaino ben organizzato sarà utile per far fronte a qualche imprevisto; un piccolo kit di pronto soccorso (ce ne sono tanti in commercio), un coltello multiuso, un maglione, una giacca impermeabile e antivento, un telo termico (foglio leggero di materiale plastico alluminizzato dal costo irrisorio), una pila frontale, un accendino, cibo e soprattutto bevande di ristoro. Non possono mancare poi un power-bank (una sorta di batteria supplementare per il proprio telefono).

Bisogna ricordare poi che esistono tante applicazioni in grado di dare la propria posizione aggiornata ad amici e parenti.

Riassumendo:

Con poche accortezze, prudenza e preparazione (e poco peso sulle spalle), si è in grado di risolvere molti problemi. Così, con un po' di consapevolezza, la raccolta dei funghi potrà essere semplicemente una ludica (e gustosa) esperienza, libera da rischi eccessivi.

Per approfondire i rischi del bosco e della tavola: Attenzione ai funghi (www.loscarpone.cai.it)

Consigliamo l’attivazione di GEORESQ, l'APP GRATUITA progettata dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), promossa dal Club Alpino Italiano con il supporto del Ministero del Turismo che, durante le attività outdoor, permette di inviare un allarme direttamente alla Centrale Operativa del CNSAS comunicando posizione e percorso, riducendo notevolmente i tempi di arrivo delle nostre squadre di tecnici di soccorso.

COME ALLERTARE I SOCCORSI

Per tutte le emergenze in zone montane impervie o in grotta chiama il 112 - Numero Unico per le Emergenze (NUE) richiedendo espressamente che sia allertato il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
Qualora si contatti il 112, bisogna cercare di non spostarsi dal luogo in cui ci si trova: si faciliterà l'individuazione da parte dei soccorritori; si potrebbe non essere più raggiungibili telefonicamente a poca distanza dal punto in cui prima c'era copertura; cambiando luogo si potrebbe addirittura peggiorare la propria situazione. Gli operatori del 112 chiederanno tutte le informazioni indispensabili, e daranno opportuni consigli in attesa dell'arrivo dei soccorsi.

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