L’arrampicata libera è una disciplina sportiva complessa, non è solamente una sequenza di movimenti e gesti atletici
volti alla migliore performance, è anche e soprattutto consapevolezza e conoscenza di sé e della propria preparazione
ad affrontare tale disciplina. E’, in altre parole, un atteggiamento verso ciò che ci circonda.
Per tale motivo il più bravo arrampicatore non sarà mai solamente il più forte di tutti ma saràcolui che conosce la
sicurezza e le metodiche per rendere sicura la scalata. Sarà colui che rispetta l’armonia del luogo in cui è immerso e
che sa ascoltare e guardarsi attorno intanto che arrampica. Sarà colui che si pone criticamente di fronte a qualsiasi
situazione gli capiti di affrontare in una giornata di arrampicata, dal parcheggio della sua autovettura, sino alle
chiacchiere con il contadino che accudisce i campi adiacenti alla falesia.
Ed ancora, sarà colui che presterà grande attenzione all’incolumità propria e degli amici sapendo, in caso di necessità,
trarsi d’impaccio da eventuali inconvenienti.
Il progetto generale di prevenzione degli incidenti proposto dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico denominato "SICURI IN MONTAGNA", è articolato in diversi moduli, tra cui quest’opuscolo intitolato "SICURI IN FALESIA" rivolto alla prevenzione degli incidenti tipici dell’arrampicata sportiva, realizzato dal Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo.
Non è mai facile parlare di statistiche volendo, come a volte succede, trarre delle regole. Ciò nonostante, i dati
raccolti in questi ultimi anni durante gli interventi del CNSAS mettono in chiara
evidenza un trend crescente degli incidenti che succedono in falesia.
A differenza del terreno cosiddetto d’avventura, di regola l’arrampicata in falesia
non sottopone le persone a grandi rischi ambientali, tuttavia i problemi non mancano.
Anche se i numeri degli incidenti in falesia non sono grandi, ovvero non occupano
i primi posti delle classifiche, va osservato che, quasi sempre, le cause sono da imputarsi a piccole negligenze o a
banali errori; a volte però le conseguenze sono drammatiche.
Peraltro non mancano incidenti gravissimi anche in falesie “domestiche” o, addirittura, su pareti artificiali.
Molto preoccupante la constatazione che la percentuale più elevata degli incidenti riguarda arrampicatori giovani privi d’esperienza. Volendo, solo indicativamente, porre l’attenzione sulle cause di maggior criticità, si può far riferimento a quanto segue:
Per maggiori informazioni scarica l’opuscolo